Chiara Maria Mazzanti
Capo Laboratorio
Laboratorio di Genomica e Trascrittomica
+39 050 8753549
I tumori apparentemente identici all’osservazione microscopica possono avere comportamenti clinici completamente diversi in termini di sopravvivenza e risposta al trattamento, sulla base delle loro specifiche alterazioni molecolari. La medicina moderna personalizzata può arrestare la progressione della malattia attraverso farmaci in grado di colpire specifiche proteine patologicamente modificate.
La trasformazione di una popolazione di cellule da normali a tumorali avviene gradualmente, attraverso il progressivo accumulo di diverse mutazioni geniche trasmesse da una cellula madre alle cellule figlie. Alcuni di questi geni modificati danno origine a proteine in grado di aumentare la capacità proliferativa delle cellule, mentre altri permettono alle cellule tumorali di invadere i tessuti vicini e di colonizzare organi distanti.
Come conseguenza di una eterogeneità progressiva, le cellule tumorali e le molecole acquisiscono abilità specifiche, che, come i diversi strumenti in un’orchestra, si intrecciano in un dialogo altamente regolamentato, necessario per favorire la malignità. Il genoma/ trascrittoma del microambiente tumorale, suddiviso nei suoi componenti, è essenziale per comprendere la progressione della malattia metastatica.
Comprendere questa evoluzione consente di sviluppare nuovi farmaci mirati molecolari e di ottimizzare i trattamenti terapeutici attuali. Il gruppo di Chiara Maria Mazzanti è dedicato alla mappatura delle reti cellulari perturbate durante la progressione del cancro mediante analisi sistematica, ad alto rendimento, su tutto il genoma a livello di DNA e mRNA.
Recentemente la Dott.ssa Mazzanti ha anche intrapreso la messa a punto di modelli 3D in vitro di tumori primari. Gli organoidi dei tumori primari coltivati in coltura tridimensionale forniscono una piattaforma eccellente per studiare la progressione del tumore, l’invasione e la risposta ai farmaci. Gli organoidi contengono tutti i componenti del tessuto originale, tra cui cellule epiteliali maligne, cellule endoteliali, leucociti e fibroblasti. Le culture organoidi tridimensionali ricapitolano l’organizzazione strutturale tissutale in vivo, differenziazione funzionale, segnali chimici e meccanici e, pertanto, possono essere più rilevanti dal punto di vista fisiologico rispetto alle colture 2D di cellule primarie o immortalizzate. In questo contesto, uno degli FPS grant 2018 è stato assegnato allo studio della reattività e della progressione del tumore attraverso l’imaging ottico dei cambiamenti metabolici indotti dal trattamento farmacologico.
Chiara Maria Mazzanti ha ricevuto dall’Università di Pisa la sua Laurea in Scienze Biologiche e il suo dottorato in Oncologia Sperimentale e Biomorfologia dei Tumori. Ha trascorso molti anni all’estero, presso il Laboratorio di Neurogenetica Umana, NIAAA, NIH, Bethesda MD, USA, presso l’Advanced Technology Center National Cancer Institute of Health (NCI / NIH) e presso il Laboratorio di Citogenetica Umana, Cancer Research UK Londra. Recentemente ha conseguito la specializzazione in PatologiaCclinica presso l’Università di Pisa.
